News ArvimaMostra Guelfi e Ghibellin fuggiaschi: Dante e Opicino viaggiatori del fantastico

Mostra Guelfi e Ghibellin fuggiaschi: Dante e Opicino viaggiatori del fantastico

Si è aperta il 22 giugno scorso, con una brillante conferenza stampa online, la mostra “Guelfi e Ghibellin fuggiaschi: Dante e Opicino viaggiatori del fantastico”, allestita in formato digitale (stampe da file) nelle sale del prestigioso Museo de las Casas Reales di Santo Domingo. Articolata in 47 pannelli, la mostra è stata  ideata dal Direttore artistico Arvima, Gabriele Albanesi e richiesta a Santo Domingo dall’ambasciatore italiano Andrea Canepari, pavese di nascita, in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Nel contesto delle celebrazioni dantesche a Santo Domingo, la mostra mette a confronto la personalità del grande poeta fiorentino e la figura di Opicino de’ Canistris, suo coetaneo, cartografo, creatore di fascinose mappe ricche di rimandi di natura mistica, onirica, erotica, religiosa.

L’accostamento tra Dante e Opicino è stato condotto dal punto di vista delle fonti iconografiche che animano il mondo dantesco, soprattutto della Divina Commedia, e quello di Opicino. Due mondi che si confondono e in parte si identificano, con una serie di rimandi che richiamano le pitture, i bassorilievi, i monumenti, le esperienze visive che possiamo immaginare abbiano influenzato i nostri due autori. Un mondo che possiamo definire “medioevo fantastico”,

Lo stesso medioevo che ha generato le fattezze dei mostri di Opicino e l’inquietudine dei diavoli danteschi…

La mostra si avvale della collaborazione del prof. Pierluigi Tozzi, uno tra i massimi studiosi di Opicino, professore Emerito dell’Università di Pavia e di Antonino Ferro, psichiatra di fama internazionale, per la sua lettura proposta qui in mostra delle “inquietudini” opiciniane.

La mostra sarà riproposta a Pavia nel prossimo autunno presso la Galleria Fraccaro del Collegio Cairoli, che ha collaborato all’iniziativa. Il Comune di Pavia, assessorato alla Cultura e all’Istruzione, ha offerto il patrocinio.

La registrazione della conferenza stampa a Santo Domingo è visitabile presso la pagina Facebook di Arvima.

Gli artisti presenti

Come si può intervenire, con gli strumenti delle arti figurative e della rappresentazione per immagini, a sostegno di una sorta di “gemellaggio sentimentale” tra Dante e Opicino?

La strada è quella da sempre intrapresa dalle attività espressive, per esempio la pittura, la scultura, la grafica, il disegno, in ogni epoca (ma anche la fotografia, il fumetto, il digitale), ogni volta che l’arte e gli artisti hanno intrapreso la strada della reinterpretazione, delle analogie, delle metafore tra autori, movimenti, opere d’arte di differente epoca e spessore. È la strada del “d’après”, dell’“omaggio a…”.

Si è proposta ai docenti e allievi della scuola Arvima di Pavia e ad alcuni artisti invitati, l’ elaborazione con strumenti, tecniche e poetiche diverse, di interventi di “contaminazione” (che vuol dire accostamento tra stimoli diversi, variazioni sul tema, aggiunta di segni e simboli…) tra il racconto visivo del “viaggio” dantesco (a partire dalla illustrazioni della struttura di Inferno, Purgatorio, Paradiso così come tramandato dalla tradizione dantesca e dall’editoria della Commedia, di non difficile reperibilità) e le mappe di Opicino. Il contatto, lo “sposalizio”, è stato giocato sul filo della simbologia medioevale, arricchita tuttavia, in tutta libertà, come usa nel discorso artistico contemporaneo, da ampliamenti di significato, aggiunte di segni ricavati dalla cultura contemporanea, qualche felice notazione ironica, forse citazioni dal mondo digitale, dalla fiction… Sono esposti in mostra disegni di “mappe” elaborate da allievi di Scuola secondaria di primo grado.

Abbiamo chiesto a insegnanti e allievi insomma, di lavorare “come si è soliti lavorare” in una scuola d’arte, in assoluta autonomia. Si è preteso ovviamente di sottolineare in ogni lavoro tutta la dignità delle fonti di riferimento: si deve capire in ogni opera elaborata che stiamo accostando un immenso Dante Alighieri, fiorentino, ad un meno conosciuto Opicino de Canistris, pavese doc!

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